Antiquariato non passa mai di moda
Quando parliamo di antiquariato, certamente parliamo di arte ma non solo. Durante il periodo neoclassico, soltanto i resti dell’epoca romana o quella greca potevano essere considerati antichi, ma col tempo il termine si estese non soltanto all’epoca in cui fu creato oggetto ma anche alla sua qualità.
Oggi l’antiquariato può avere diverse chiavi di lettura. In quella parola, così semplice e chiara, possono essere rinchiusi vari significati, oggetti di grande valore appartenuti ad una certa epoca come quadri, sculture ma anche macchine d’epoca, orologi e gioielli, e persino libri, documenti, lettere o francobolli.
L’antiquariato, insieme al collezionismo che va a pari passo, è stato sempre tra gli interessi dell’uomo. Furono i popoli primitivi, Egizi, Sumeri e Babilonesi, che cominciarono, per primi, a nutrire interesse verso oggetti appartenuti alle civiltà antecedenti a loro. Per dare un senso al loro passato, iniziarono a collezionare questi oggetti, che ebbero per loro un valore non solo religioso, ma anche politico e persino militare.
I Greci, a loro volta, furono i primi che guardarono oggetti antichi con l’occhio d’esteta, apprezzandoli soprattutto per la loro bellezza esteriore. Ma è soltanto all’epoca dei Romani che l’antiquariato ebbe il vero trionfo che meritava. Con loro nacquero i primi esperti nel settore, arrivarono gli intermediari, ma la cosa più importante è che venne stabilita una borsa valori degli oggetti d’arte, che variava secondo moda ed interessi.
In quegli anni, I Romani erano soliti a frequentare la via Sacra e i Saepta, luoghi in cui i cosiddetti “negoziatores”, ovvero gli antiquari, avevano il centro d’affari. Lì si contendevano i prezzi pregiati, che poi mettevano in mostra nelle loro dimore. È risaputo che l’imperatore Augusto collezionava antichità greche. Invece Costantino, Imperatore d’Oriente, tra l’altro archeologo, era collezionista di reliquie, icone e pietre preziose.
Con l’Umanesimo si arriva a pensare che conoscenza dell’arte antica potesse essere d’aiuto a comprendere e persino creare l’arte contemporanea. Si studiano le raccolte delle opere antiche, che vengono esposte nelle corti italiane. È una moda che seguono i ricchi, comprando gli oggetti preziosi al mercato d’arte, ma che come ogni medaglia ha anche la faccia negativa – la nascita delle falsificazioni.
Nel XVII secolo l’antiquariato non è soltanto inteso come oggetto di pregio, comprato per prestigio sociale e per fare un buon investimento, ma anche come pezzo unico acquistato per gusto proprio. Nel secolo successivo la figura dell’antiquario, colui che ha un vasto patrimonio di quadri, mobili, sculture e vari oggetti artistici di pregio, diventa sempre più popolare ed è pure notabile nella pittura fiamminga o francese.
Appartengono invece al ‘700 importanti collezioni ad opera di papi come Clemente XVI, Benedetto XIV, Pio VI e Pio VII. Tra le più importanti collezioni d’Europa figurano quelle del Cardinal Albini e di Massimiliano II di Baviera.
Nei cento anni che seguirono, si registra il boom delle gallerie d’antiquariato, che approdano anche in America, dove nascono i primi musei pubblici. Con la loro nascita, moltissime opere antiche spariscono dal mercato, aumentano i prezzi dei pezzi pregiati, e di conseguenza i musei diventano il centro di importanti donazioni. I ricchi industriali americani possono permettersi di comprare intere collezioni d’arte, e dall’Europa si portano i mobili antichi per arredare le loro dimore.
Oggi la passione per l'antiquariato domina il mondo intero, soprattutto negli ultimi anni della crisi economica, e si investe non solo nelle opere d’arte, ma si comprano pure i mobili, la porcellana, l’argenteria, oltre ai già menzionati gioielli, oro di cui parleremo in avanti, e macchine d’epoca.
L'epoca oltre la quale un pezzo può essere considerato antico varia dal soggetto al soggetto. Per i tappeti antichi, ad esempio si parla del ' 700. Per mobili invece, come per argenteria e ceramiche l' 800 è il tetto massimo. Bisogna, però, sottolineare, che per stabilire il periodo bisogna anche prendere in considerazione la provenienza dell'oggetto e lo stile. Perché un pezzo possa essere considerato antiquariato, deve avere certe caratteristiche: l'autenticità, la rarità, la bellezza e l'importanza storica.
La storia dell’antiquariato
La storia dell’antiquariato parte dal 1500. Per raccontarla ripercorreremo la strada degli eventi artistici, con le loro caratteristiche diverse dal paese al paese, che hanno la massima espressione negli oggetti d’arte e d’antiquariato. Non è per nulla facile fare distinzioni tra ciò che è artistico da quello che si possa definire antico. Dal cinquecento al novecento, sia arte che antiquariato, venivano usati come sinonimi, nonostante abbiano caratteristiche specifiche e diverse tra di loro, che variano secondo lo spazio temporale.
Partiamo dal Rinascimento, che nasce in Francia nel 1515. Lo stile francese è tra quelli che colpiscono molto e che saltano all’occhio per la loro raffinatezza ed eleganza. Dal 1550, sotto il regno di Re François I prenderà il nome di Alto Rinascimento. I mobili e quadri di quest’epoca sono rari e molto apprezzati per la loro semplicità. L’Alto Rinascimento durò fino al 1610/1630 circa. In Inghilterra lo chiamano Gotico, nato sotto il regno dei Tudor, e poi molto usato ed apprezzato anche nell’era di Elizabeth. Dalla famosa regina prenderà nome “Elizabethan style”, noto per le sue caratteristiche più “lugubri”. Gli oggetti di quest’epoca sono spesso pitturati in nero, i mobili sono imponenti e dimostrano in pieno la grandezza del colonialismo inglese tipico di quel periodo. In Italia invece lo stile rinascimentale è molto semplice ed artigianale, una copia di quello francese ma con una certa originalità che si avverte nelle materie usate come noce e mogano. In Germania, nei paesi iberici e quelli dell’est nascono i primi oggetti rinascimentali, quali bicchieri, lampadari, strumenti musicali. Quanto all’America, all’epoca nella prima colonizzazione, gli oggetti dell’antiquariato sono d’importazione britannica e spagnola.
Nel diciassettesimo secolo regna il Barocco. La cultura è quella tipica della classe borghese, questo si nota sia in mobili d’epoca che negli oggetti d’arte , che mostra orgogliosamente le decorazioni sfarzose che non passano inosservate. Il Barocco debutta in Francia, regnata da Luigi XIII, nel 1610, e prosegue fino al 1643, quando sarà sostituito, con il regno di Luigi XIV, dal Rococò. Il regno di Luigi XV, invece, vedrà nascere lo stile Neo classico che morirà nel 1793 con la salita al potere di Luigi XVI . Contemporaneamente l' Inghilterra vive un periodo di Restaurazione dovuto a brevi regni, che la fa avvicinare, per lo sfarzo esagerato, allo stile Barocco.
In Italia, l'influenza estera creerà uno stile particolare, misto tra Barocco – Rococò, già sopracitato Neo classico. Questo stile sarà chiamato Veneziano, dal nome della città mercantile e commerciale di grande importanza, la quale si ispirava, artisticamente parlando, ai paesi con i quali interagiva. Lo stile tipico per queste terre verrà copiato dalle grandi potenze, come Inghilterra, che ne prenderà spunto per la creazione dello stile Chippendale, nato nel 1754. Al Veneziano si sono ispirati anche quando agli inizi dell’ottocento venne creato il famoso style Liberty.
Nel diciannovesimo secolo c'è la massima espressione dell'antiquariato in cui si mischiano consapevolmente vari stili e periodi. Dal 1800 al 1900 l’arte vedrà perfezionamento delle tecniche di creazione dei mobili, e anche la pittura segnerà importanti sviluppi al livello tecnico e costruttivo grazie proprio alla ricchezza che aveva contraddistinto gli anni precedenti. A dare contributo a questi nuovi stili di espressione entrano in gioco i grandi stati, come l’America rimasta sempre ai margini, e quelli artisticamente già affermati come gli stati spagnoli e tedeschi e quelli dell’est Europa. L’ Austria si afferma con il suo stile Bidermeier, mentre nelle altre nazioni lo stile è chiamato Impero in quanto è una rivisitazione del classicismo, della scultura e della storia ellenica. In Inghilterra lo stile Liberty esalta la natura addobbando gli oggetti con un gusto floreale ricercato, con foglie e fiori. Nello stile Arts & Craft, prettamente estetico, l’antiquariato degli ultimi duecento anni viene preso come spunto per migliorare la linea e viene arricchito di particolari significativi. Questa evoluzione dell'estetismo porterà alle ultime creazioni d'arte di antiquariato dei primi novecento: art nouveau.
INVESTIRE NEI BENI DI LUSSO
I beni di lusso, si sa, hanno spesso lo svantaggio vista la difficoltà di trasporto rispetto ai metalli preziosi. Bisogna però evidenziare il loro notevole vantaggio, quello di coinvolgere il compratore, soprattutto dal punto di vista emotivo, appagandone pienamente il lato estetico. C’è però una differenza importante tra i beni di lusso in senso stretto e gli altri beni rifugio. Nei momenti difficili chiunque può avere interesse per acquisti di oro e altri metalli preziosi, ma quando si tratta di altri tipi di beni rifugio, non solo del tipo artistico, il fattore importante è soprattutto l’interesse personale. In entrambi casi si tratta di un investimento a lungo termine, seppur a volte rischioso, ma pur sempre interessante ed appetitibile per gli investitori.
DOVE ACQUISTARE I BENI DI LUSSO
I principali operatori e intermediari del mercato dell’arte sono le case d’asta, i galleristi, gli antiquari e le mostre del mercato. I canali attraverso i quali si può acquistare un pezzo di antiquariato o un’opera d’arte sono principalmente due: uno che passa per una casa d’aste, oppure quello che porta, sia per la vendita che per l’acquisto, a un mercante d’arte. I due sono pressoché uguali, con tale differenza che le case d’asta si concentrano su pochi nomi di grandi operatori internazionali, mentre le gallerie e gli antiquari sono molto più concentrati sul panorama specifico e contano invece su operatori indipendenti.
LE PRINCIPALI CASE D’ASTA DEL MONDO
Il modo migliore per acquistare beni di lusso, un pezzo d’antiquariato di grande pregio e qualità, è partecipare a un’asta presso una casa accreditata. Se è uno è interessato ad acquisti di questo tipo, partecipando ad asta ha la possibilità di visionare il catalogo in anticipo e se non esperto nel settore di farsi consigliare da qualche intenditore. Quando si vuol comprare un bene pregiato, in fase di valutazione bisogna tener conto di molteplici fattori, come ad esempio: condizioni del pezzo, design, certificato, marchio, provenienza e firma. Se sono presenti tutte queste variabili, è più facile verificare l’autenticità di un oggetto, il suo grado di commerciabilità e la stima economica.
Una delle più importanti case d’asta è l’Antiquorum. Fondata a Ginevra nel 1974, è specializzata nel campo degli orologi da collezione. In Inghilterra a tenere il primato è la Christie’s, fondata nel 1766 da James Christie. È la più famosa tra le case d’asta in Gran Bretagna, a cui persino la famiglia reale si era rivolta per la vendita di alcuni suoi beni. La Christie’s oggi ha sedi in tutto il mondo e le sue imperdibili aste sono non soltanto l’occasione per ammirare oggetti bellissimi, ma anche presentano principali eventi mondani.
In Austria invece c’è la Dorotheum, la casa d’asta più antica del mondo. Fondata a Vienna nel 1707, è specializzata soprattutto nel campo dell’arte. Alle aste di Dorotheum, circa 600 all’anno, si possono acquistare le opere dei grandi maestri, ma anche pezzi di antiquariato come porcellane, cristalli, argenti, orologi e gioielli di grande valore. Non per nulla migliaia di collezionisti dell’Europa centro-orientale visitano Vienna, meta ideale per gli amanti dell’antiquariato e del collezionismo.
La Sloan’s è una delle prime e più note case d’asta degli Stati Uniti. Fondata nel 1853, è specializzata in arte decorativa, arredamento, argenti, tappeti, antichi libri, dipinti a olio, acquarelli e gioielli. Con una reputazione consolidata anche a livello internazionale, la Sloan’s oggi raccoglie amanti del genere alle aste organizzate nelle sue sedi principali di Washington e Miami.
La più grande casa d’asta nel mondo è la Sotheby’s, fondata da Samuel Baker che fu primo a organizzare la vendita di libri rari e pregiati, nell’ormai lontano 1744. Con oltre cento sedi in tutto il mondo, la Sotheby’s tiene l’importante primato di essere la prima casa internazionale a lanciare le aste su Internet l’11 gennaio 2000.
FENOMENO ASTE ONLINE
Oggi per comprare le cose pregiate non bisogna viaggiare, e spostarsi, basta un click. Se uno va su Internet in ricerca degli oggetti antichi, si imbatterà senz’altro nelle cosiddette aste online dove si può trovare davvero tutto da mobili antichi a lampadari, oppure si possono acquistare penne antiche, scrigni per gioielli e molto altro. Oltre alla già menzionata londinese Sotheby’s, la più famosa asta online resta americana eBay.
COME SI COMPRA IN ASTA
Il sistema delle aste rende possibile l’incontro tra la domanda e l’offerta dei beni unici. Una legge britannica del 1962, adottata dalle maggiori case d’asta mondiali, impone per ogni vendita di rendere noto il numero di lotti, ossia pezzi, aggiudicati e il prezzo con cui sono stati venduti. I dati sui prezzi d’asta sono facilmente trovabili, sia su carta, in numerose pubblicazioni, sia online. Grazie al programma di vendite in rete si è raggiunta una nuova e soprattutto diffusa clientela.
Acquistare un pezzo pregiato in galleria è un poco diverso, in quanto esiste un rapporto di fiducia tra acquirente e gallerista. Infatti, spesso quest’ultimo si impegna a riacquistare o a permutare l’opera in un tempo successivo, nel caso il cliente si decida di farne la richiesta. Inoltre il gallerista fornisce anche un servizio di consulenza sulla qualità dell’opera e del suo artista, rilascia la certificazione di garanzia e la documentazione di autenticità.
QUALI SONO I SETTORI MIGLIORI IN CUI INVESTIRE
Il settore che va più forte, parlando sempre dei beni di lusso, è quello di antiquariato. Tra i pezzi più ricercati sono i mobili, soprammobili, pezzi di arredamento delle epoche passate di moda da più di mezzo secolo. Particolarmente in ascesa è il mercato dei mobili, visto che oggi le persone dedicano più tempo alla casa e all’arredo, che rende l’antiquariato un settore interessante. Di altri beni lusso sono molto ricercati anche degli oggetti, come orologi, strumenti musicali, magari appartenuti a un personaggio noto, che possono raggiungere un valore molto più alto da quello reale.
ACQUISTO DI BENI RIFUGIO
La crisi economica che ha colpito l’Europa e gli Stati Uniti nel 2008, ha reso più attuale che mai il concetto di bene rifugio, costringendo risparmiatori e investitori a cercare un riparo sicuro dalla peggiore tempesta finanziaria degli ultimi 80 anni.
Cos’è il bene rifugio? Come dallo stesso termine si deduce, un bene rifugio è il bene che fa scudo al risparmiatore, del valore sempre stabile e reale, nonostante ci possa essere un incremento, a livello generale, dei prezzi sul mercato, dovuto a una crisi economica o politica. Tra i più popolari beni rifugio vi sono i beni immobili e l’oro, ma anche l’antiquariato e i beni artistici.
L’oro è il bene rifugio per eccellenza, che ha dimostrato la sua forza nel pieno della crisi, restando tra i componenti più importanti delle riserve bancarie mondiali. I più grandi padroni del metallo preziosissimo sono le banche centrali dell’Europa e degli States, che controllano rispettivamente 10'700 e 8'100 tonnellate di oro.
Quando parliamo dei beni rifugio inevitabilmente parliamo anche dell’arte e dell’antiquariato. L’arte è sempre al centro di attenzione di molti investitori. Alcuni esperti nel campo artistico consigliano investimenti in opere d’arte che possano arrivare fino a un decimo del patrimonio. Anche se questo potrebbe risultare eccessivo, un bene artistico resta sempre un buono e sicuro investimento.
I diamanti e le pietre preziose sono un bene rifugio a lungo termine. Se si vuole puntare su di essi è necessario fare riferimento ad esperti ma soprattutto ad intermediari affidabili. Diffidare assolutamente dagli speculatori.
Il mercato immobiliare è un’altro bene rifugio su cui fare riferimento, nonostante fosse molto costoso. Infatti, l’acquisto di una casa richiede un patrimonio notevole e visto i tempi che corrono, è meglio evitare, se non si possiede un capitale significante, di fare passi falsi e investire in beni che non richiedono troppa liquidità.
Tra i beni rifugio figurano, seppur possa suonare strano, francobolli e monete antiche. Si tratta, però, bisogna sottolineare, di un mercato da collezionisti e da veri appassionati. Questa gamma di beni tra l’altro non è sottoposta a svalutazione nel lungo periodo ed è considerata un buon investimento per il futuro.
Statistiche
Nel 2011 l’Italia registra un calo rilevante delle vendite sul mercato d’arte, soprattutto perché i prezzi, sia per il moderno che per il contemporaneo, sono molto alti. Infatti, il fatturato delle sette principali case d’asta operanti in Italia (Sotheby’s, Christies’s, Meeting Art, Farsettiarte, Wannanes, Pandolfini e Porro) mostra la riduzione nel 2011 del 2% rispetto all’anno precedente. I dati che, però, non stupiscono, visto che molte di queste istituzioni hanno ridimensionato il numero delle aste nel Bel paese.
Da questo trend negativo sembra esimersi l’arte contemporanea, che ha il tasso di rendimento medio per anno del 4,65% (periodo 1995-2011). Va anche detto che il settore d’arte ha dimostrato di reggere meglio la crisi, riuscendo a restituire agli investitori un +3,39% all’anno. Il contemporaneo rende meglio anche del mercato immobiliare, infatti l’acquisto di nuove abitazioni nelle grandi città italiane frutta +1,68% annuo, dell’arte moderna (+0,78% all’anno) e persino dei titoli azionari di Piazza Affari (+0,69%).
L’antiquariato è uno dei settori del maggior interesse dell’uomo oggi. Nonostante la crisi, i mercati mostrano che i beni artistici, di grande pregio e di bellezza indiscutibile, attraggono ancora gli acquirenti e gli amanti del genere. La loro non solo bellezza, l’autenticità e il valore inestimabile sono ancora, e non passeranno mai, di moda.
©2012 Emina Ristovic, The Italian Heritage Magazine
Oggi l’antiquariato può avere diverse chiavi di lettura. In quella parola, così semplice e chiara, possono essere rinchiusi vari significati, oggetti di grande valore appartenuti ad una certa epoca come quadri, sculture ma anche macchine d’epoca, orologi e gioielli, e persino libri, documenti, lettere o francobolli.
L’antiquariato, insieme al collezionismo che va a pari passo, è stato sempre tra gli interessi dell’uomo. Furono i popoli primitivi, Egizi, Sumeri e Babilonesi, che cominciarono, per primi, a nutrire interesse verso oggetti appartenuti alle civiltà antecedenti a loro. Per dare un senso al loro passato, iniziarono a collezionare questi oggetti, che ebbero per loro un valore non solo religioso, ma anche politico e persino militare.
I Greci, a loro volta, furono i primi che guardarono oggetti antichi con l’occhio d’esteta, apprezzandoli soprattutto per la loro bellezza esteriore. Ma è soltanto all’epoca dei Romani che l’antiquariato ebbe il vero trionfo che meritava. Con loro nacquero i primi esperti nel settore, arrivarono gli intermediari, ma la cosa più importante è che venne stabilita una borsa valori degli oggetti d’arte, che variava secondo moda ed interessi.
In quegli anni, I Romani erano soliti a frequentare la via Sacra e i Saepta, luoghi in cui i cosiddetti “negoziatores”, ovvero gli antiquari, avevano il centro d’affari. Lì si contendevano i prezzi pregiati, che poi mettevano in mostra nelle loro dimore. È risaputo che l’imperatore Augusto collezionava antichità greche. Invece Costantino, Imperatore d’Oriente, tra l’altro archeologo, era collezionista di reliquie, icone e pietre preziose.
Con l’Umanesimo si arriva a pensare che conoscenza dell’arte antica potesse essere d’aiuto a comprendere e persino creare l’arte contemporanea. Si studiano le raccolte delle opere antiche, che vengono esposte nelle corti italiane. È una moda che seguono i ricchi, comprando gli oggetti preziosi al mercato d’arte, ma che come ogni medaglia ha anche la faccia negativa – la nascita delle falsificazioni.
Nel XVII secolo l’antiquariato non è soltanto inteso come oggetto di pregio, comprato per prestigio sociale e per fare un buon investimento, ma anche come pezzo unico acquistato per gusto proprio. Nel secolo successivo la figura dell’antiquario, colui che ha un vasto patrimonio di quadri, mobili, sculture e vari oggetti artistici di pregio, diventa sempre più popolare ed è pure notabile nella pittura fiamminga o francese.
Appartengono invece al ‘700 importanti collezioni ad opera di papi come Clemente XVI, Benedetto XIV, Pio VI e Pio VII. Tra le più importanti collezioni d’Europa figurano quelle del Cardinal Albini e di Massimiliano II di Baviera.
Nei cento anni che seguirono, si registra il boom delle gallerie d’antiquariato, che approdano anche in America, dove nascono i primi musei pubblici. Con la loro nascita, moltissime opere antiche spariscono dal mercato, aumentano i prezzi dei pezzi pregiati, e di conseguenza i musei diventano il centro di importanti donazioni. I ricchi industriali americani possono permettersi di comprare intere collezioni d’arte, e dall’Europa si portano i mobili antichi per arredare le loro dimore.
Oggi la passione per l'antiquariato domina il mondo intero, soprattutto negli ultimi anni della crisi economica, e si investe non solo nelle opere d’arte, ma si comprano pure i mobili, la porcellana, l’argenteria, oltre ai già menzionati gioielli, oro di cui parleremo in avanti, e macchine d’epoca.
L'epoca oltre la quale un pezzo può essere considerato antico varia dal soggetto al soggetto. Per i tappeti antichi, ad esempio si parla del ' 700. Per mobili invece, come per argenteria e ceramiche l' 800 è il tetto massimo. Bisogna, però, sottolineare, che per stabilire il periodo bisogna anche prendere in considerazione la provenienza dell'oggetto e lo stile. Perché un pezzo possa essere considerato antiquariato, deve avere certe caratteristiche: l'autenticità, la rarità, la bellezza e l'importanza storica.
La storia dell’antiquariato
La storia dell’antiquariato parte dal 1500. Per raccontarla ripercorreremo la strada degli eventi artistici, con le loro caratteristiche diverse dal paese al paese, che hanno la massima espressione negli oggetti d’arte e d’antiquariato. Non è per nulla facile fare distinzioni tra ciò che è artistico da quello che si possa definire antico. Dal cinquecento al novecento, sia arte che antiquariato, venivano usati come sinonimi, nonostante abbiano caratteristiche specifiche e diverse tra di loro, che variano secondo lo spazio temporale.
Partiamo dal Rinascimento, che nasce in Francia nel 1515. Lo stile francese è tra quelli che colpiscono molto e che saltano all’occhio per la loro raffinatezza ed eleganza. Dal 1550, sotto il regno di Re François I prenderà il nome di Alto Rinascimento. I mobili e quadri di quest’epoca sono rari e molto apprezzati per la loro semplicità. L’Alto Rinascimento durò fino al 1610/1630 circa. In Inghilterra lo chiamano Gotico, nato sotto il regno dei Tudor, e poi molto usato ed apprezzato anche nell’era di Elizabeth. Dalla famosa regina prenderà nome “Elizabethan style”, noto per le sue caratteristiche più “lugubri”. Gli oggetti di quest’epoca sono spesso pitturati in nero, i mobili sono imponenti e dimostrano in pieno la grandezza del colonialismo inglese tipico di quel periodo. In Italia invece lo stile rinascimentale è molto semplice ed artigianale, una copia di quello francese ma con una certa originalità che si avverte nelle materie usate come noce e mogano. In Germania, nei paesi iberici e quelli dell’est nascono i primi oggetti rinascimentali, quali bicchieri, lampadari, strumenti musicali. Quanto all’America, all’epoca nella prima colonizzazione, gli oggetti dell’antiquariato sono d’importazione britannica e spagnola.
Nel diciassettesimo secolo regna il Barocco. La cultura è quella tipica della classe borghese, questo si nota sia in mobili d’epoca che negli oggetti d’arte , che mostra orgogliosamente le decorazioni sfarzose che non passano inosservate. Il Barocco debutta in Francia, regnata da Luigi XIII, nel 1610, e prosegue fino al 1643, quando sarà sostituito, con il regno di Luigi XIV, dal Rococò. Il regno di Luigi XV, invece, vedrà nascere lo stile Neo classico che morirà nel 1793 con la salita al potere di Luigi XVI . Contemporaneamente l' Inghilterra vive un periodo di Restaurazione dovuto a brevi regni, che la fa avvicinare, per lo sfarzo esagerato, allo stile Barocco.
In Italia, l'influenza estera creerà uno stile particolare, misto tra Barocco – Rococò, già sopracitato Neo classico. Questo stile sarà chiamato Veneziano, dal nome della città mercantile e commerciale di grande importanza, la quale si ispirava, artisticamente parlando, ai paesi con i quali interagiva. Lo stile tipico per queste terre verrà copiato dalle grandi potenze, come Inghilterra, che ne prenderà spunto per la creazione dello stile Chippendale, nato nel 1754. Al Veneziano si sono ispirati anche quando agli inizi dell’ottocento venne creato il famoso style Liberty.
Nel diciannovesimo secolo c'è la massima espressione dell'antiquariato in cui si mischiano consapevolmente vari stili e periodi. Dal 1800 al 1900 l’arte vedrà perfezionamento delle tecniche di creazione dei mobili, e anche la pittura segnerà importanti sviluppi al livello tecnico e costruttivo grazie proprio alla ricchezza che aveva contraddistinto gli anni precedenti. A dare contributo a questi nuovi stili di espressione entrano in gioco i grandi stati, come l’America rimasta sempre ai margini, e quelli artisticamente già affermati come gli stati spagnoli e tedeschi e quelli dell’est Europa. L’ Austria si afferma con il suo stile Bidermeier, mentre nelle altre nazioni lo stile è chiamato Impero in quanto è una rivisitazione del classicismo, della scultura e della storia ellenica. In Inghilterra lo stile Liberty esalta la natura addobbando gli oggetti con un gusto floreale ricercato, con foglie e fiori. Nello stile Arts & Craft, prettamente estetico, l’antiquariato degli ultimi duecento anni viene preso come spunto per migliorare la linea e viene arricchito di particolari significativi. Questa evoluzione dell'estetismo porterà alle ultime creazioni d'arte di antiquariato dei primi novecento: art nouveau.
INVESTIRE NEI BENI DI LUSSO
I beni di lusso, si sa, hanno spesso lo svantaggio vista la difficoltà di trasporto rispetto ai metalli preziosi. Bisogna però evidenziare il loro notevole vantaggio, quello di coinvolgere il compratore, soprattutto dal punto di vista emotivo, appagandone pienamente il lato estetico. C’è però una differenza importante tra i beni di lusso in senso stretto e gli altri beni rifugio. Nei momenti difficili chiunque può avere interesse per acquisti di oro e altri metalli preziosi, ma quando si tratta di altri tipi di beni rifugio, non solo del tipo artistico, il fattore importante è soprattutto l’interesse personale. In entrambi casi si tratta di un investimento a lungo termine, seppur a volte rischioso, ma pur sempre interessante ed appetitibile per gli investitori.
DOVE ACQUISTARE I BENI DI LUSSO
I principali operatori e intermediari del mercato dell’arte sono le case d’asta, i galleristi, gli antiquari e le mostre del mercato. I canali attraverso i quali si può acquistare un pezzo di antiquariato o un’opera d’arte sono principalmente due: uno che passa per una casa d’aste, oppure quello che porta, sia per la vendita che per l’acquisto, a un mercante d’arte. I due sono pressoché uguali, con tale differenza che le case d’asta si concentrano su pochi nomi di grandi operatori internazionali, mentre le gallerie e gli antiquari sono molto più concentrati sul panorama specifico e contano invece su operatori indipendenti.
LE PRINCIPALI CASE D’ASTA DEL MONDO
Il modo migliore per acquistare beni di lusso, un pezzo d’antiquariato di grande pregio e qualità, è partecipare a un’asta presso una casa accreditata. Se è uno è interessato ad acquisti di questo tipo, partecipando ad asta ha la possibilità di visionare il catalogo in anticipo e se non esperto nel settore di farsi consigliare da qualche intenditore. Quando si vuol comprare un bene pregiato, in fase di valutazione bisogna tener conto di molteplici fattori, come ad esempio: condizioni del pezzo, design, certificato, marchio, provenienza e firma. Se sono presenti tutte queste variabili, è più facile verificare l’autenticità di un oggetto, il suo grado di commerciabilità e la stima economica.
Una delle più importanti case d’asta è l’Antiquorum. Fondata a Ginevra nel 1974, è specializzata nel campo degli orologi da collezione. In Inghilterra a tenere il primato è la Christie’s, fondata nel 1766 da James Christie. È la più famosa tra le case d’asta in Gran Bretagna, a cui persino la famiglia reale si era rivolta per la vendita di alcuni suoi beni. La Christie’s oggi ha sedi in tutto il mondo e le sue imperdibili aste sono non soltanto l’occasione per ammirare oggetti bellissimi, ma anche presentano principali eventi mondani.
In Austria invece c’è la Dorotheum, la casa d’asta più antica del mondo. Fondata a Vienna nel 1707, è specializzata soprattutto nel campo dell’arte. Alle aste di Dorotheum, circa 600 all’anno, si possono acquistare le opere dei grandi maestri, ma anche pezzi di antiquariato come porcellane, cristalli, argenti, orologi e gioielli di grande valore. Non per nulla migliaia di collezionisti dell’Europa centro-orientale visitano Vienna, meta ideale per gli amanti dell’antiquariato e del collezionismo.
La Sloan’s è una delle prime e più note case d’asta degli Stati Uniti. Fondata nel 1853, è specializzata in arte decorativa, arredamento, argenti, tappeti, antichi libri, dipinti a olio, acquarelli e gioielli. Con una reputazione consolidata anche a livello internazionale, la Sloan’s oggi raccoglie amanti del genere alle aste organizzate nelle sue sedi principali di Washington e Miami.
La più grande casa d’asta nel mondo è la Sotheby’s, fondata da Samuel Baker che fu primo a organizzare la vendita di libri rari e pregiati, nell’ormai lontano 1744. Con oltre cento sedi in tutto il mondo, la Sotheby’s tiene l’importante primato di essere la prima casa internazionale a lanciare le aste su Internet l’11 gennaio 2000.
FENOMENO ASTE ONLINE
Oggi per comprare le cose pregiate non bisogna viaggiare, e spostarsi, basta un click. Se uno va su Internet in ricerca degli oggetti antichi, si imbatterà senz’altro nelle cosiddette aste online dove si può trovare davvero tutto da mobili antichi a lampadari, oppure si possono acquistare penne antiche, scrigni per gioielli e molto altro. Oltre alla già menzionata londinese Sotheby’s, la più famosa asta online resta americana eBay.
COME SI COMPRA IN ASTA
Il sistema delle aste rende possibile l’incontro tra la domanda e l’offerta dei beni unici. Una legge britannica del 1962, adottata dalle maggiori case d’asta mondiali, impone per ogni vendita di rendere noto il numero di lotti, ossia pezzi, aggiudicati e il prezzo con cui sono stati venduti. I dati sui prezzi d’asta sono facilmente trovabili, sia su carta, in numerose pubblicazioni, sia online. Grazie al programma di vendite in rete si è raggiunta una nuova e soprattutto diffusa clientela.
Acquistare un pezzo pregiato in galleria è un poco diverso, in quanto esiste un rapporto di fiducia tra acquirente e gallerista. Infatti, spesso quest’ultimo si impegna a riacquistare o a permutare l’opera in un tempo successivo, nel caso il cliente si decida di farne la richiesta. Inoltre il gallerista fornisce anche un servizio di consulenza sulla qualità dell’opera e del suo artista, rilascia la certificazione di garanzia e la documentazione di autenticità.
QUALI SONO I SETTORI MIGLIORI IN CUI INVESTIRE
Il settore che va più forte, parlando sempre dei beni di lusso, è quello di antiquariato. Tra i pezzi più ricercati sono i mobili, soprammobili, pezzi di arredamento delle epoche passate di moda da più di mezzo secolo. Particolarmente in ascesa è il mercato dei mobili, visto che oggi le persone dedicano più tempo alla casa e all’arredo, che rende l’antiquariato un settore interessante. Di altri beni lusso sono molto ricercati anche degli oggetti, come orologi, strumenti musicali, magari appartenuti a un personaggio noto, che possono raggiungere un valore molto più alto da quello reale.
ACQUISTO DI BENI RIFUGIO
La crisi economica che ha colpito l’Europa e gli Stati Uniti nel 2008, ha reso più attuale che mai il concetto di bene rifugio, costringendo risparmiatori e investitori a cercare un riparo sicuro dalla peggiore tempesta finanziaria degli ultimi 80 anni.
Cos’è il bene rifugio? Come dallo stesso termine si deduce, un bene rifugio è il bene che fa scudo al risparmiatore, del valore sempre stabile e reale, nonostante ci possa essere un incremento, a livello generale, dei prezzi sul mercato, dovuto a una crisi economica o politica. Tra i più popolari beni rifugio vi sono i beni immobili e l’oro, ma anche l’antiquariato e i beni artistici.
L’oro è il bene rifugio per eccellenza, che ha dimostrato la sua forza nel pieno della crisi, restando tra i componenti più importanti delle riserve bancarie mondiali. I più grandi padroni del metallo preziosissimo sono le banche centrali dell’Europa e degli States, che controllano rispettivamente 10'700 e 8'100 tonnellate di oro.
Quando parliamo dei beni rifugio inevitabilmente parliamo anche dell’arte e dell’antiquariato. L’arte è sempre al centro di attenzione di molti investitori. Alcuni esperti nel campo artistico consigliano investimenti in opere d’arte che possano arrivare fino a un decimo del patrimonio. Anche se questo potrebbe risultare eccessivo, un bene artistico resta sempre un buono e sicuro investimento.
I diamanti e le pietre preziose sono un bene rifugio a lungo termine. Se si vuole puntare su di essi è necessario fare riferimento ad esperti ma soprattutto ad intermediari affidabili. Diffidare assolutamente dagli speculatori.
Il mercato immobiliare è un’altro bene rifugio su cui fare riferimento, nonostante fosse molto costoso. Infatti, l’acquisto di una casa richiede un patrimonio notevole e visto i tempi che corrono, è meglio evitare, se non si possiede un capitale significante, di fare passi falsi e investire in beni che non richiedono troppa liquidità.
Tra i beni rifugio figurano, seppur possa suonare strano, francobolli e monete antiche. Si tratta, però, bisogna sottolineare, di un mercato da collezionisti e da veri appassionati. Questa gamma di beni tra l’altro non è sottoposta a svalutazione nel lungo periodo ed è considerata un buon investimento per il futuro.
Statistiche
Nel 2011 l’Italia registra un calo rilevante delle vendite sul mercato d’arte, soprattutto perché i prezzi, sia per il moderno che per il contemporaneo, sono molto alti. Infatti, il fatturato delle sette principali case d’asta operanti in Italia (Sotheby’s, Christies’s, Meeting Art, Farsettiarte, Wannanes, Pandolfini e Porro) mostra la riduzione nel 2011 del 2% rispetto all’anno precedente. I dati che, però, non stupiscono, visto che molte di queste istituzioni hanno ridimensionato il numero delle aste nel Bel paese.
Da questo trend negativo sembra esimersi l’arte contemporanea, che ha il tasso di rendimento medio per anno del 4,65% (periodo 1995-2011). Va anche detto che il settore d’arte ha dimostrato di reggere meglio la crisi, riuscendo a restituire agli investitori un +3,39% all’anno. Il contemporaneo rende meglio anche del mercato immobiliare, infatti l’acquisto di nuove abitazioni nelle grandi città italiane frutta +1,68% annuo, dell’arte moderna (+0,78% all’anno) e persino dei titoli azionari di Piazza Affari (+0,69%).
L’antiquariato è uno dei settori del maggior interesse dell’uomo oggi. Nonostante la crisi, i mercati mostrano che i beni artistici, di grande pregio e di bellezza indiscutibile, attraggono ancora gli acquirenti e gli amanti del genere. La loro non solo bellezza, l’autenticità e il valore inestimabile sono ancora, e non passeranno mai, di moda.
©2012 Emina Ristovic, The Italian Heritage Magazine